Arti Marziali Kung fu Tai Chi Qi Gong 8 Dragoni Parma
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ARTI MARZIALI E TAOISMO

Per le Arti marziali Cinesi  TUTTO PARTE DAL TAOISMO:

“Tao” o “Dao”significa in cinese“La Via”.

La nascita del Taoismo in Cina, viene tradizionalmente associata  all’opera del filosofo mistico Laotze tra il IV e III secolo a.C. ed introduce il concetto di ciclo. In quasi tutte le religioni orientali, si ha una concezione ciclica dell’esistenza: non c’è un punto che ne segna l’origine come non c’è un punto che ne segna la fine.

Poichè tutto nell’universo è soggetto ad un eterno ciclo, si potrebbe dire che l’esistenza non procede in linea retta.

Difficilmente il concetto è assimilabile da noi occidentali, così pragmatici e terreni, in quanto apparentemente, all’uomo sembra che le cose procedano in linea retta.

Questo perché la logica umana percepisce l’esistenza tra passato e futuro come prossimi al nostro tempo di vita, dimenticando quanto sia invece “infinito” il tempo a livello di cambiamenti cosmici, non riuscendo a guardare ad essa nella sua complessità.

Anche osservando l’universo con il telescopio più potente e tecnologico al mondo, questo non ci permetterebbe mai di vedere tutto l’universo, nè di capire le leggi che lo regolano, nella sua interezza, perché ne coglieremmo solo una infinitesima parte.

Il taoismo nasce quindi anticamente per dare comprensione filosofica dell’energia che muove e regola la natura e la vita, introducendo il concetto di ciclo e di dualità, poichè gli antichi cinesi notarono che essa, anche se apparentemente ferma, era in realtà in  perenne e  costante cambiamento.

Osservando quindi la natura, l’alternanza dei ritmi giorno/notte , dei cicli delle 4 stagioni annuali (inverno,primavera,estate,autunno) con i suoi mutevoli cambiamenti metereologici ed astronomici cercarono di condensare in profondi concetti filosofici e regole di buon senso il “Dao” “la via” per capire meglio cosa governasse le condizioni di vita umana.

I due punti estremi del continuum dei cicli osservati furono chiamati “Yin”e “Yang” e l’interazione dinamica di essi fu chiamata “T’ai Chi” (massimo supremo).

Esempi molto semplici che si possono fare di interazioni cicliche sono quelli del moto dei pianeti e delle galassie, sempre e costantemente circolari, l’alternarsi del giorno e della notte, la dualità uomo donna, il caldo e il freddo, morte, vita e così via…

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I caratteri tradizionali per Yin e Yang possono essere separati e tradotti approssimativamente come il lato in ombra della collina (Yin) e il lato soleggiato della collina (Yang).

Siccome Yang fa riferimento al “lato soleggiato della collina”, esso corrisponde al giorno, alla luce, al sole, al caldo, al positivo, al fuoco, alla terra.

Al contrario, Yin, facendo riferimento al “lato in ombra della collina”, corrisponde alla notte, al buio, alla luna, al freddo, al negativo, al cielo e e così via.

Tutto il mondo manifesto si regge su questi due principi, ma nessuna cosa può essere completamente Yin o Yang poichè avendo radici l’uno nell’altro essi contengono il seme per il proprio opposto.

Per il Taoismo l’uomo è ovviamente posto nel mezzo di questi due grandi moti o energie, come un filo ideale che unisce cielo e terra. E’ proprio per questo motivo che gli antichi maestri Taoisti elaborarono esercizi specifici di respirazione, meditazione e ginnastiche terapeutiche come il Qi Gong e il Tai Chi, metodi atti al benessere e al prolungamento della vita, ispirandosi alla natura e ai principi che la regolano.